Lettera / Nel nome del dio vaccino, fase due

di Fabio Battiston

Caro Aldo Maria,

nell’edizione on-line dell’11 aprile il quotidiano Libero pubblica con grande evidenza la seguente notizia: Moderna: “Vaccino contro cancro e infarto nel 2030”.

Di seguito l’incipit dell’articolo:

Entro la fine del 2030 ci saranno i primi vaccini contro il cancro, le malattie cardiovascolari e quelle autoimmuni. Ad annunciarlo è Moderna: grazie all’esperienza acquisita dai vaccini anti-covid, dice al The Guardian Paul Burton, il direttore sanitario del gruppo farmaceutico, in circa cinque anni Moderna sarà in grado di offrire questo tipo di trattamento. I progressi fatti grazie al successo dei vaccini mRna anti-covid, riferisce il quotidiano britannico, sono molto promettenti e hanno consentito alla ricerca sui vaccini contro il cancro di fare passi avanti tanto che l’equivalente di quindici anni di progressi sono stati compiuti in 12-18 mesi.

Il resto si può trovare qui.

Eccoci dunque giunti al secondo grande capitolo di quest’infame progetto di morte di cui è e sarà ancora vittima l’umanità. Il quotidiano sedicente di centro-destra – da sempre grand commis nonché tetragono sostenitore, insieme a tutta la comunicazione progressista, delle mortifere politiche vacciniste/greenpassiste di questi ultimi anni – propone entusiasticamente ai suoi lettori il prossimo grande passo dell’ormai onnipotente scienza medica. Una conquista che, ovviamente, dobbiamo ai progressi ottenuti grazie allo sviluppo dei “miracolosi” vaccini anti-covid. Il 2030 è quasi dietro l’angolo; il mondo si prepari, dunque, ad un’imminente, poderosa infornata di vaccini miliardari. Eh sì, perché decine di miliardi saranno i dollari che affluiranno nelle peraltro già strapiene casse della società statunitense e miliardi saranno gli individui che, non ancora ammaestrati dall’infamia vaccinista degli ultimi anni, correranno festanti all’ennesima e salvifica siringata di massa. Siamo di fronte solo al primo paragrafo di questo secondo capitolo, stiamone certi. Dopo Moderna Inc. di Cambridge, nel Massachusetts, arriveranno infatti – una dopo l’altra – tutte le altre immonde sorelle di questa mortifera famiglia, prima fra tutte Santa Pfizer dell’abate Albert Bourla. Poi, come sempre, entrerà in azione l’arma più subdola: l’informazione massmediale. Essa, da tempo al servizio del cartello farmaceutico planetario, inculcherà al colto e all’inclita la consapevolezza della portata benefica “sul lungo termine” delle lugubri ricerche sanitarie, offrendo alle platee di tutto il mondo una serie di preparati sempre più efficaci, miracolosi e… sicuri. E quale astuta strategia ha messo in atto Moderna per sostenere l’annuncio delle sue “pozioni”? Non si è servita di una nuova minaccia virale all’orizzonte, capace col terrore da essa psicologicamente provocato di forzare le moltitudini all’inoculazione. Ha invece utilizzato, per conseguire i suoi obiettivi, i due tradizionali mostri che popolano da tempo i nostri incubi sanitari: il cancro e l’infarto. Di fronte alla possibilità di un simile trionfo della medicina, oltretutto scandito da una tempistica così ravvicinata, si può star certi che molti “nuovi fedeli” si prenoteranno a breve scadenza per le prossime, miracolose infiltrazioni.

Il mito di una vita sana e felice fino a 120 anni si mostrerà così sempre più vicino, reale e radioso per quest’umanità desiderosa di sbarazzarsi una volta per tutte dell’idea stessa della morte. I nuovi profeti accoglieranno le moltitudini a braccia aperte: venite tutti, voi che siete così stanchi, malati, tristi e depressi; voi che non avete la speranza di una vita lunga e felice. La Madre Scienza è vicino a voi, non disperate. Basta un sì, un gesto – che è anche atto di amore e fratellanza umana – per dire no al male, alla malattia e alla morte!

Amara ironia? Forse, ma non troppa. Per tutta l’umanità atea, agnostica o refrattaria a qualsiasi idea di trascendente, come pure per quella gran parte della cattolicità ormai intossicata dai suoi nuovi cattivi maestri, sono due le vere “divinità” all’opera per la salvezza del mondo e dei suoi disgraziati abitanti: la Madre Terra e la Madre Scienza. Oggi mi sono occupato di quest’ultima. Ma non mancheranno altre tristissime puntate, stiamone certi, in cui scientismo e ambientalismo si daranno satanicamente la mano per fare a pezzi il creato e far dimenticare per sempre il Creatore.

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