Il sinodo sulla sinodalitá visto da un alieno

di Aurelio Porfiri

Non è una bella cosa da dire, ma devo ammetterlo: il tema del sinodo sulla sinodalità non mi prende. So che dovrei occuparmene come fanno tanti, a cui va la mia solidarietà, ma già dall’inizio, già dal nome, mi è sembrata una iniziativa vaga e fumosa. Oltretutto, ho già potuto vedere in passato come alla gente queste cose, in definitiva, non interessino.

Abbiamo visto in questi giorni una statistica che ci dice come sempre meno gente va a Messa e temo fortemente che il sinodo sulla sinodalità non contribuirà a riportarcela. Io credo che tutte queste iniziative cerchino, senza successo a mio avviso, di colmare un vuoto che oramai da decenni si avverte in ambito cattolico, un vuoto di significato: si cerca di fare rumore perché si ha paura del silenzio.

Poi non bastava un sinodo, ma bisognava pure sdoppiarlo e così sdoppiare i vari interventi, dibattiti, prese di posizione. Ma veramente il problema della Chiesa oggi è la sinodalità? Io credo che il problema vero della Chiesa sia quello della verità e del posto che essa ancora occupa nelle coscienze dei cattolici. Crediamo ancora che la Chiesa custodisce la verità che è Cristo? Ecco, un sinodo sulla verità avrebbe più senso, perché a me sembra questo, veramente, un problema urgente per i cattolici.

Oggi chi ha il coraggio di dire che la Chiesa possiede la verità? Subito si viene tacciati di offendere i “fratelli separati”. Ma se essi sono separati, ci sarà pure una ragione. Non è che la separazione li rende per forza più degni di rispetto, l’amicizia non sottointende l’acquiescenza. E se la Chiesa non ha più il coraggio di annunciare la verità per la quale è stata fondata, a cosa serve? Facciamolo questo sinodo sulla verità e ascoltiamo anche le voci scomode; forse questo avrà veramente una grande utilità.

Mi viene da immaginare un alieno che da qualche parte su una nuvola ci osserva per riferire poi ai suoi superiori. Come vedrebbe la religione cattolica? Come una religione che si occupa di organizzare incontri su incontri in cui il tema è… come incontrarsi. In cosa crede una Chiesa del genere? Non dovrebbe occuparsi della sua crisi enorme e che non si risolve con le chiacchere ma rimettendo Dio al centro di tutta la questione? Tanti cercano di trovare una via d’uscita a questa situazione facendosi la propria religione personale, una variante cattolica che sembra (a loro) più accettabile. Sembrerebbe una soluzione, se non fosse per la questione della verità.

Se la Chiesa non possedesse la verità tutta intera, non basterebbe tutta la teologia, tutta la musica sacra, tutta l’arte sacra a renderla convincente.

Diteci, o Padri sinodali: fuori della Chiesa c’è salvezza? Se è così, ognuno si arrangia come crede.

Diteci, o Padri sinodali: è Cristo via, verità è vita? È la Chiesa cattolica la Chiesa da Cristo fondata? Dov’è andato a finire lo splendore della sua liturgia, la bellezza e dignità dei suoi riti? Perché di questo, a me sembra, non è che sono molto propensi a parlare.

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