Lettera / Baciare la croce? Meglio di no…

Caro Valli,

ritengo doveroso segnalare una pratica aberrante che ha trovato realizzazione durante il recente triduo pasquale in una chiesa parrocchiale.

Dopo la funzione del venerdì santo, la croce è stata transennata e posta in alto, così da impedire che venisse degnamente adorata e onorata, come previsto dal rito, con il bacio da parte dei fedeli.

Questo è il fatto. Quanto alle motivazioni e alle intenzioni, le lascio giudicare da Dio.

Posso solo esprimere un’opinione personale: dal momento che all’ingresso della chiesa in questione troneggia ancora il disinfettante, mentre le acquasantiere sono ormai a secco da quattro anni, è verosimile che l’iniziativa di vietare il bacio sia stata presa in base alla stessa ossessione sanitaria.

Dove è successo tutto questo? Forse in una chiesa dei Paesi Bassi, in Belgio o in Germania?
Niente affatto. È successo nella diocesi ambrosiana, per la precisione nella parrocchia di Santa Margherita in Paina, in Brianza, un tempo generosa di vocazioni sacerdotali e religiose.

Non so dire se questa pratica aberrante sia nata da una disposizione della comunità pastorale San Paolo di Giussano o sia stata invece iniziativa specifica di Paina, come purtroppo tendo a credere.

Grazie del provvidenziale lavoro svolto con il blog Duc in altum.

Lettera firmata
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Nella foto di repertorio, la parrocchia di Santa Margherita a Paina

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