Deficit pubblico. Un non problema trasformato in problema

di Marco Cattaneo

Il mondo occidentale soffre di un gravissimo problema nella gestione delle sue politiche economiche. La ragione? Si è diffusa e viene alimentata la convinzione che il deficit pubblico sia un problema.

Perché mai uno Stato che spende più di quanto incassa sotto forma di imposte dovrebbe andare in difficoltà, se la spesa avviene utilizzando moneta emessa dallo Stato medesimo?

Si tratta, in realtà, di un meccanismo tramite il quale la moneta viene immessa nel sistema economico.

E la moneta che circola nel sistema economico deve aumentare nel tempo, via via che le economie si sviluppano. È totalmente logico e normale che ci sia più moneta in circolazione oggi rispetto a cinquanta o a cent’anni fa, perché produzione e consumi sono decisamente più alti oggi che cinquanta o cent’anni fa.

Naturalmente l’immissione di moneta nel sistema economico può essere eccessiva e produrre inflazione. Di conseguenza non è corretto dire che qualsiasi livello di deficit è appropriato. Ma è assolutamente vero che la condizione normale di uno Stato è il deficit del bilancio pubblico. Normale, non patologico.

E affermare che uno Stato con il bilancio in pareggio è “virtuoso”, mentre uno Stato con un deficit del 3%, del 5%, o del 7% “ha un problema”, e “deve mettere in ordine i conti” è semplicemente un’asserzione priva di fondamento.

Fonte: bastaconleurocrisi.blogspot.com

Illustrazione: cnms.it

 

 

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