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Il calo del numero di seminaristi è drammatico. Ma c’è almeno un’eccezione

di Fabio Battiston

Caro Aldo Maria,

faccio riferimento all’articolo pubblicato su Duc in altum circa la crisi dei seminaristi, ripreso da lifesitenews. La situazione fotografata dal sito non è solo sconsolante; è drammatica. È sufficiente impegnarsi in una piccola simulazione sul possibile trend nel prossimo futuro (mantenendo gli attuali dati di decrescita) per rendersi conto del precipizio cui sono destinate le nuove vocazioni.

Tuttavia, in questo scoraggiante scenario, mi pace porre all’attenzione di tutti noi l’isola felice rappresentata dalla Fraternità sacerdotale di San Pietro, quella che a Roma regge la parrocchia personale della Santissima Trinità dei Pellegrini. È la principale chiesa di Roma ove si celebrano tutte le liturgie vetus ordo e da anni la frequento.

Ebbene, i dati di questa Fraternità sono in totale controtendenza rispetto agli attuali andamenti. Ecco qualche numero.

La FSSP nasce del 1988 con dodici sacerdoti e circa venti seminaristi.

– Nel 2105 la confraternita contava 262 sacerdoti e 159 seminaristi.

– Nel 2019, 308 sacerdoti e 160 seminaristi.

– Nel 2020, 330 sacerdoti e 170 seminaristi.

Insomma, ogni due sacerdoti attivi vi è un seminarista in formazione.

Questi numeri sono ripresi dai siti ufficiali della FSSP.

Non ho i dati aggiornati di questi ultimi tre anni ma, conversando con i sacerdoti della parrocchia, mi è stato detto che il numero dei seminaristi è in costante aumento, tanto che circa due anni fa hanno dovuto ampliare il seminario di Wigratzbad in Germania.

Io stesso ho assistito in quest’ultimo anno e mezzo ad alcune messe concelebrate da tre nuovi sacerdoti. Insomma c’è ancora qualche speranza da coltivare e per la quale continuare a pregare.

Aldo Maria Valli:
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