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Il rapporto Censis, l’invecchiamento, le paure degli italiani “sonnambuli” e l’attacco alla vita

Un Paese che invecchia sempre di più, un Paese di sonnambuli inermi davanti ai presagi, un Paese in cui si fanno largo moltissime paure.

Non potrebbe essere più preoccupante la fotografia dell’Italia odierna e futura scattata dal nuovo rapporto Censis: “Alcuni processi economici e sociali, largamente prevedibili nei loro effetti, sembrano rimossi dall’agenda collettiva del paese, o comunque sottovalutati, benché il loro impatto sarà dirompente per la tenuta del sistema”.

La prima questione riguarda l’inesorabile invecchiamento. Si stima che tra meno di trent’anni, nel 2050, l’Italia avrà perso circa 4,5 milioni di residenti: come se Roma e Milano venissero cancellate.

Avremo una diminuzione di circa 9,1 milioni di persone con meno di 65 anni e un aumento di 4,6 milioni di over 65. Diminuirà di conseguenza anche la popolazione in età lavorativa, che si ridurrà di quasi 8 milioni di persone.

Nel 2040 solo una coppia su quattro avrà figli. I cosiddetti nuclei unipersonali aumenteranno fino a 9,7 milioni (37% del totale). Quelli costituiti da anziani diventeranno quasi il 60% (5,6 milioni).

Dato il quadro, otto italiani su dieci sono convinti che il Paese sia “irrimediabilmente in declino”. E così crescono le paure. L’84% teme il clima “impazzito”, mentre il 73% vede avvicinarsi una grave crisi economica e sociale.

Quasi sei italiani su dieci temono un nuovo conflitto mondiale e oltre la metà ritiene che in caso di attacco terroristico non saremmo in grado di difenderci.

Il 74% si dice favorevole all’eutanasia. Sette italiani su dieci approvano l’adozione di figli da parte dei single e il 54% da parte di coppie omogenitoriali. Il 65% è a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso. Il 72% è per ‘introduzione dello ius soli.

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Sui contenuti del rapporto Censis ho ricevuto questa lettera che volentieri vi propongo.

Caro Valli,

sono un marito e papà cattolico, padre di quattro figli. In merito all’ultimo rapporto Censis dico che siamo di fronte a un vero e proprio attacco alla vita e alla famiglia. E anche alla Chiesa. È un disegno diabolico, e nella Bibbia era scritto.

Suor Lucia di Fatima disse che la Madonna ha rivelato che l’ultimo attacco di Satana sarebbe stato alla vita e alla famiglia. Ecco così l’aborto, il divorzio, il femminismo, la vita surrogata, la procreazione assistita, l’ideologia gender e i vaccini, l’eutanasia. Tutto va nel senso della morte, e il diavolo è il signore della morte.

Ora vediamo anche l’attacco al maschio. Vogliono creare il conflitto tra l’uomo e la donna. Non gli bastano le poche nascite, i pochi matrimoni civili e religiosi, i pochi battesimi, le poche vocazioni, le tante malattie e morti improvvise causate dai vaccini. Vogliono proprio che l’uomo e la donna diventino nemici. Si favorisce l’ideologia omosessualista perché gli omosessuali non possono generare figli. Per la stessa ragione si favoriscono i single o le “famiglie” con due papà e due mamme.

Ormai essere cattolici, eterosessuali e generare famiglie (figuriamoci se numerose) ti fa diventare uno che odia e va odiato. Il tutto con la complicità attiva dei media (tv, film, giornali, internet, social) e della scuola, fin dall’infanzia.

Lettera firmata

Bergamo

Aldo Maria Valli:
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