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Sulla inestinguibile presunzione dei progressisti. Anche nella Chiesa

di Rob Mutsaerts*

Ricordo che quando Richard Nixon fu eletto alla presidenza degli Stati Uniti uno sconcertato ricco democratico di New York disse: “Come ha potuto vincere? Non conosco nessuno che abbia votato per lui!”. Una frase che riassume l’atteggiamento delle élite progressiste, sia che vivano a Washington, New York o Roma. Anche nella Chiesa.

All’interno della Chiesa i progressisti sono entusiasti della “via sinodale” perché credono veramente che la maggioranza delle persone la pensi come loro e che tutto ciò che occorre sia rimuovere i conservatori rigidi e ostruzionisti legati alla tradizione. La loro idea è che una volta che le porte saranno spalancate e tutti potranno ascoltare la voce della gente, si potranno fare progressi. Credono davvero che la maggior parte delle persone la pensi come loro, almeno la maggior parte delle persone benpensanti. E se non la pensano ancora come loro, lo faranno presto, perché le ideologie progressiste – ne sono convinti – sono palesemente belle, vere e buone. Non riescono nemmeno a immaginare che ci siano persone sensate, intelligenti, istruite e sagge che semplicemente non sono d’accordo, e per ragioni ben ponderate e ragionate. I progressisti sanno che persone non allineate esistono, ma sono convinti che siano stupide, ignoranti, di mentalità ristretta e probabilmente nevrotiche.

La cecità dei progressisti permea come fumo tossico ogni aspetto della vita, non solo nella Chiesa. In politica ed economia non riescono a ricordare le lezioni della storia, ovvero che il marxismo finisce sempre con la violenza, la decadenza e il fallimento totale. Nel mondo accademico, si rifiutano di riconoscere che le loro ideologie possono essere attuate solo attraverso la prevaricazione, la violenza e le intimidazioni di ogni tipo e che, una volta messe in pratica, tutto implode rapidamente.

Quando i progressisti si confrontano con il fallimento delle loro brillanti idee, concludono che il problema è che non hanno implementato i loro programmi in modo efficace o sufficientemente completo. Ciò di cui abbiamo tutti bisogno, secondo loro, sono ancora più ideologie progressiste e conseguenti idee brillanti. È come se un automobilista, avendo riempito il serbatoio della sua macchina con succo d’arancia e vedendo che il motore non funziona, decidesse che non è stato immesso sufficiente succo d’arancia, quindi apre i finestrini e riempie di succo anche l’interno.

Quando il loro metodo di “ascoltare” la voce della gente non produce i risultati desiderati, promuovono comunque le “riforme” utilizzando le leggi, l’azione di lobbying, la corruzione, il ricatto emotivo e spirituale e tutte le possibili arti oscure, purché ottengano ciò che vogliono. Lo abbiamo sperimentato, per esempio, quando gli ideologi progressisti elitari della Chiesa d’Inghilterra hanno incoraggiato l’ordinazione delle donne.

Quando vedevano che lo sforzo non andava a buon fine non dicevano: “Lo Spirito Santo ci ha guidato attraverso la voce del popolo”. No, hanno detto: “Dobbiamo lavorare un po’ di più e intimidire di più le persone, in modo che il voto passi la prossima volta”.

Ora apprendiamo che Fiducia supplicans è stata scritta e promulgata senza alcuna reale consultazione all’interno della Chiesa. Edward Pentin riferisce che la dichiarazione è il risultato di sezioni ambigue (e non approvate) di Amoris laetitia. Quando le proposte del controverso sinodo sulla famiglia non sono state approvate dalla maggioranza necessaria, gli ideologi non le hanno messe da parte, ma hanno continuato a sostenere le loro posizioni.

In altre parole, il metodo è utilizzare il più possibile la via sinodale per promuovere la propria agenda, fingendo che sia la volontà del popolo. E, se ciò non funziona, ricorrere a forme di leadership autocratiche.

Con i progressisti succede sempre così. Fate finta il più a lungo possibile di essere un “gruppo democratico e attento di persone ben intenzionate che perseguono solo il bene comune”, e se ciò non funziona fate intervenire i gruppi di pressione, il regime repressivo, le torri di guardia, la polizia.

*vescovo ausiliare di ‘s-Hertogenbosch

Fonte: vitaminexp.blogspot.com

Titolo originale: Repressieve progressieven

Aldo Maria Valli:
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