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Il cardinale Pell sollecita un intervento vaticano per correggere Hollerich e Bätzing sull’etica sessuale

di Edward Pentin

National Catholic Register

Il cardinale George Pell ha invitato la Congregazione per la dottrina della fede (Cdf) a rimproverare pubblicamente due dei vescovi europei con più anzianità di servizio per quello che ha definito il loro “completo ed esplicito rifiuto” dell’insegnamento della Chiesa sull’etica sessuale.

In un comunicato diffuso il 15 marzo, il cardinale Pell ha chiesto alla congregazione vaticana di “intervenire e pronunciare un giudizio” sui commenti del cardinale Jean-Claude Hollerich, relatore generale del Sinodo vaticano sulla sinodalità, e del vescovo Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca.

Il cardinale Pell aveva lanciato l’appello qualche giorno prima, in un’intervista rilasciata l’11 marzo all’agenzia televisiva cattolica tedesca K-TV.

In recenti interviste il cardinale gesuita Hollerich del Lussemburgo e il vescovo Bätzing del Limburgo hanno entrambi chiesto modifiche all’insegnamento della Chiesa sull’omosessualità.

Il cardinale Hollerich, che sovrintende a gran parte del Sinodo sulla sinodalità che durerà fino all’ottobre del prossimo anno, ha affermato il mese scorso che l’attuale insegnamento è “sbagliato” e che il “fondamento sociologico-scientifico” di tale insegnamento, relativo a ciò che “in precedenza si condannava come sodomia”, “non è più corretto”.

Il vescovo Bätzing in un’intervista del 4 marzo ha affermato che le relazioni tra persone dello stesso sesso sono consentite e non costituiscono un peccato. Inoltre ha detto che il Catechismo dovrebbe essere parzialmente modificato in questa direzione.

I due presuli hanno anche promesso di non allontanare dalle loro diocesi sacerdoti o impiegati laici omosessuali. “Nessuno deve aver paura di perdere il lavoro” per motivi legati all’omosessualità, ha affermato il vescovo Bätzing. “Il modo in cui una persona vive la propria intimità personale non è affar mio”.

Il cardinale Pell ha detto che tale insegnamento è “erroneo”, in quanto “non solo rifiuta le antiche dottrine giudaico-cristiane contro l’attività omosessuale, ma mina e rifiuta l’insegnamento sul matrimonio monogamo, unione esclusiva di un uomo e una donna”.

Il cardinale sottolinea che la soluzione è “non seguire i mutevoli dettami della cultura secolare contemporanea”, ed ha aggiunto che, “come ha sottolineato molti anni fa Papa Paolo VI, questo è un percorso di autodistruzione per la Chiesa”.

Il cardinale, che è stato primo prefetto della Segreteria vaticana per l’economia dal 2014 al 2017, ha anche criticato il “cammino sinodale” della Chiesa in Germania, all’interno del quale tali cambiamenti controversi sono stati votati da partecipanti selezionati.

Pell giudica “eccellente” la recente lettera aperta inviata al vescovo Bätzing dalla Conferenza episcopale scandinava. Secondo il cardinale australiano la lettera, che esprime profonda preoccupazione per il processo sinodale tedesco, è “un esempio del rifiuto quasi unanime di queste innovazioni da parte dei vescovi di tutto il mondo”.

La Chiesa cattolica, afferma Pell, “non è una libera federazione in cui diversi sinodi o raduni nazionali e leader di spicco sono in grado di rifiutare elementi essenziali della tradizione apostolica e restare indisturbati”.

“Questa non deve diventare una situazione normale e tollerata”, continua il cardinale. “L’unità cattolica attorno a Cristo e al suo insegnamento richiede unità sugli elementi principali nella gerarchia delle verità. Questo rifiuto è una rottura, non compatibile né con l’antico insegnamento della Scrittura e del Magistero, né con alcun legittimo sviluppo dottrinale”.

Il cardinale Hollerich, che è anche presidente della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece), lo scorso anno ha espresso un’apertura verso una sorta di benedizione dell’unione tra persone dello stesso sesso ed escludendo una benedizione nuziale, e tutto ciò nonostante la Cdf un anno fa abbia definitivamente escluso la possibilità di tali cerimonie.

Al vertice vaticano sugli abusi sessuali del 2019 il cardinale ha anche difeso i sacerdoti omosessuali, respingendo qualsiasi affermazione secondo cui l’omosessualità potrebbe essere causa di abusi nonostante la stragrande maggioranza dei casi sia esclusivamente maschile.

L’appello del cardinale Pell fa seguito a una messa celebrata dal cardinale Reinhard Marx di Monaco di Baviera “per segnare vent’anni di culto queer e cura pastorale”. Nella sua omelia, l’ex presidente della Conferenza episcopale tedesca ha affermato di volere “una Chiesa inclusiva”, una Chiesa che “includa tutti coloro che vogliono camminare sulla via di Gesù”.

Il cardinale Marx “scioccato”

Essere Chiesa sinodale, ha detto Marx, significa mettere in discussione “cosa abbiamo da dire sulla sessualità e sulle relazioni tra le persone”.Il cardinale si è anche detto “scioccato” dal fatto che i cristiani abbiano continuato a discriminare la comunità omosessuale.

Nella sua dichiarazione il cardinale Pell afferma che “nessuno dei dieci comandamenti è facoltativo”, ma tutti devono “essere seguiti dai peccatori” e “non ne possiamo avere una versione speciale australiana o tedesca. Né possiamo seguire Bertrand Russell, il filosofo ateo inglese, che suggerì che i comandamenti potrebbero essere come un esame, in cui è necessario rispondere solo a sei domande su dieci”.

“Cristo – puntualizza Pell – ha accolto i peccatori e si è mescolato a loro, ma ci ha chiamati al pentimento. Quindi una messa per gruppi speciali può essere una buona cosa, a condizione che l’insegnamento di Cristo sia presentato regolarmente, che sia predicato il bisogno del pentimento e che il Sacramento della Penitenza e della Riconciliazione sia regolarmente disponibile”. Il cardinale ha concluso ribadendo la sua richiesta che il Vaticano intervenga.

Abbiamo contattato il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, cardinale Luis Ladaria, per verificare se avrebbe risposto all’appello del cardinale Pell, ma non c’è stata risposta. Abbiamo anche contattato un altro alto funzionario della Cdf, il quale ha però rifiutato di commentare.

Fonte: ncregister.com

 

Aldo Maria Valli:
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